Deposito doganale come funziona?
Il deposito doganale: tutti i dettagli sul magazzino e sulla procedura di autorizzazione
Il sito di stoccaggio esente da IVA e dazi d’importazione
Quando si parla di deposito doganale si intende uno spazio interno all’azienda destinato allo stoccaggio delle merci prossime all’esportazione. Tuttavia, quest’area non è un semplice magazzino ma, piuttosto, un luogo autorizzato da parte degli uffici della dogana. In accordo con la disciplina di riferimento, le merci stoccate presso il deposito sono “congelate”: conservano il loro carattere di merce estera o comunitaria (T1-T2) e possono rimanere in regime di deposito a tempo indeterminato (salvo alcune categorie specifiche). Questo spazio è fondamentale per alleggerire la logistica e per evitare di pagare l’IVA o i dazi di importazione. In altri termini, coloro che scelgono di stoccare le merci presso usufruendo di tale regime, possono negoziarne la compravendita senza dover far fonte agli oneri fiscali appena di cui si è appena accennato.
Depositi doganali privati e pubblici
Entrando nello specifico, è bene distinguere fra depositi doganali privati e depositi in conto terzi. I magazzini privati sono destinati allo stoccaggio dei colli di proprietà del depositario (che deve essere autorizzato alla gestione del deposito doganale). I magazzini in conto terzi vengono, invece, gestiti da più soggetti privati o enti pubblici. Chiunque può richiedere di usufruire dei siti di stoccaggio in conto terzi. In termini pratici, il deposito doganale può essere un locale interno all’azienda che importa o esporta merci per fini produttivi o commerciali, oppure può essere gestito da società di spedizioni. In ogni caso, per ottenere l’autorizzazione è necessario avviare una procedura e produrre tutta la documentazione prevista.
Deposito doganale: come funziona, quali documenti produrre
Domanda di autorizzazione per il deposito doganale
I documenti che certificano il deposito doganale in accordo con la norma di riferimento sono: l’autorizzazione del direttore regionale dell’Agenzia delle Dogane competente; la costituzione di una garanzia; la dimostrazione da parte dell’interessato dell’esigenza economica di immagazzinamento. L’autorizzazione viene concessa in presenza dei requisiti soggettivi e oggettivi secondo quanto indicato dalla normativa comunitaria. La documentazione deve essere inoltrata dalla parte interessata completa di allegati in conformità con il modello 67 del DAC. Gli uffici competenti sono a disposizione per fornire tutte le indicazioni necessarie per la presentazione della domanda.
Competenze normative e gestione dei depositi doganali
Una volta ottenuta l’autorizzazione, gli oneri burocratici per l’avviamento del sito di stoccaggio sottoposto a regime doganale sono soddisfatti. Tuttavia, per garantire il rispetto dei vincoli normativi e, soprattutto, per gestire lo spazio in modo efficiente sono necessarie delle competenze legali specialistiche. Prima di tutto, è bene poter contare su un responsabile o su un team di coordinamento delle operazioni che possa vantare una conoscenza solida in materia di Diritto Doganale. Questo è un elemento imprescindibile per la far sì che le procedure siano armonizzate rispetto alla disciplina normativa.
L’allestimento e la conduzione del deposito doganale
Investimenti in strutture e tecnologie
Finora ci si è concentrati sulle questioni di rilevanza normativa per l’avviamento e la gestione del deposito doganale. Il rispetto di tali vincoli è condizione sine qua non per la regolarità del sito ma, allo stesso tempo, è importante soddisfare necessità di ordine pratico. Per iniziare, la struttura deve essere adeguata per lo stoccaggio delle merci e per evitarne il deperimento. Ciò significa investire in un magazzino protetto, con condizioni di umidità ideali e con spazi a temperatura controllata. Altrettanto importante è l’apporto tecnologico. Dai sistemi di scansione e catalogazione dei colli fino ai macchinari per la movimentazione dei carichi, il sito di stoccaggio deve essere aggiornato ed efficiente.
Formazione dello staff e organizzazione interna
Infine, il contributo dello staff è il lubrificante che permette al deposito doganale di essere efficiente e di rispettare i vincoli di legge. I collaboratori devono essere formati in modo che la condotta sia conforme a quanto prescritto dalla norma e, allo stesso tempo, devono conoscere nel dettaglio le loro responsabilità all’interno dell’organizzazione aziendale. L’efficienza nella logistica dipende, infatti, dalla formalizzazione capillare delle procedure.
Per maggiori dettagli sui depositi doganali e sulle procedure per l’autorizzazione, contattate G.C.S. International