Status di esportatore autorizzato e il certificato EUR1
Chi si occupa di esportazioni sa che è importante acquisire lo status di esportatore autorizzato: ottenerlo significa risparmiare tempo e denaro. Vediamo perché.
Esportatore autorizzato: quali privilegi?
Quando si esporta una merce questa deve necessariamente passare per la dogana. Le dogane garantiscono l’origine doganale dei beni in transito verso l’esterno tramite il certificato EUR 1. Tuttavia, il legislatore ha recentemente deciso di favorire le attività di export dando fiducia all’azienda che si trova a monte.
A partire dal 2020, infatti, acquisendo lo status di esportatore autorizzato è possibile indicare direttamente in fattura l’origine e i dettagli della merce. In questo modo l’attestazione di origine preferenziale delle merci viene indicata direttamente sulla fattura di vendita e non deve essere prima certificata.
Questo significa:
- snellire la procedura e, di conseguenza, i tempi di attesa in dogana
- risparmiare sui costi legati all’emissione del certificato EUR 1
- evitare sanzioni legate a difformità tra fattura e certificato
Questa facilitazione interessa i paesi comunitari e Paesi terzi con cui sussistono accordi preferenziali.
Come ottenere lo status di esportatore autorizzato
L’ente che si occupa di rilasciare l’autorizzazione è l’Agenzia delle Dogane. Per poter avanzare la richiesta è necessario verificare il possesso di tutti i requisiti e, principalmente, l’azienda deve dimostrare di:
- effettuare esportazioni a cadenza regolare
- esportare merce di carattere originario
In merito al secondo punto, è implicita la conoscenze circa le regole di origine preferenziale e che l’esportatore possa dimostrarla esibendo i documenti giustificativi.
A seguito della presentazione di un’istanza da parte dell’esportatore la dogana competente effettua un audit, aprendo un’istruttoria volta alla verifica del possesso dei requisiti. Nell’istanza è possibile richiedere il beneficio per uno o più Paesi.
Fattura e codice di esportatore autorizzato: come funziona?
Al termine della verifica, in caso di esito positivo viene rilasciato un codice alfanumerico che identifica l’esportatore autorizzato e che deve necessariamente essere indicato in fattura insieme alla dichiarazione di origine preferenziale.
Il codice è composto:
- dal codice ISO dell’Italia;
- dal numero di autorizzazione assegnato;
- dalla sigla della provincia sede della Direzione Generale di competenza territoriale;
- dalle ultime due cifre dell’anno di rilascio.
Una volta ottenuto lo status, è necessario rispettare i requisiti che ne hanno permesso la concessione, pena la decadenza.
A tale proposito l’Agenzia delle Dogane effettua controlli periodici per verificare la sussistenza dei requisiti ed, eventualmente, revocare lo status nel caso in cui uno solo dei requisiti venga meno.
Come ottenere lo status di esportatore velocemente?
La nostra agenzia doganale G.C.S. International offre una consulenza doganale professionale. Possiamo affiancarvi in tutta la procedura per ottenere lo status di esportatore autorizzato: dalla verifica dei requisiti alla presentazione dell’istanza, all’audit finale. Contattateci per saperne di più.