Contenzioso doganale

Contenzioso doganale

Pagamento dei dazi doganali, documentazione e modelli Intrastat: sono molti i passaggi e la documentazione da gestire e da produrre in caso di importazione o esportazione merci. Durante un controllo in dogana può succedere, a volte, che un’irregolarità faccia scattare la procedura di contenzioso doganale e che ci si trovi, così, con i pacchi fermi in dogana.

Contenzioso doganale: quando si profila?

Quando i controlli in dogana portano a constatare una violazione delle norme relative alle procedure di importazione ed esportazione merci, indipendentemente dal fatto che tali violazioni riguardino l’evasione tributaria, si apre un contenzioso doganale.

Dunque, il contenzioso si applica non solo in caso di mancato o ridotto pagamento dei dazi doganali, ma quando si verifica qualsiasi violazione relativa alle merci: dalla distribuzione di merce contraffatta alla mancata etichettatura. 

Volendo riassumere, le casistiche ruotano attorno a:

  • contestazioni di natura tributaria
  • contestazioni sulle norme a tutela del consumatore

In base alla natura del contenzioso, entrano in gioco ora il Giudice amministrativo ora il Giudice civile ordinario, per contestare reati, appunto, tributari o penali.

Accertamento doganale e verbale

Il contenzioso è, di norma, conseguenza di un accertamento doganale che rileva l’esistenza di un’infrazione alle regole di scambio merci (importazione ed esportazione).

Se si accertano violazioni, queste vengono trascritte in un apposito verbale che deve essere notificato al contribuente. Questi ha diritto, entro 60 giorni dalla notifica, a presentare le proprie osservazioni difensive. L’iter prevede quasi sempre la possibilità di rispondere agli atti, tuttavia in caso di accertato e inequivocabile mancato versamento del tributo la dogana può chiederne l’immediato pagamento.

Ecco quali sono i principali contenziosi.

Contenzioso sostanziale tributario

Quando si profila il contenzioso sostanziale tributario? Esso ha origine laddove l’indicazione di qualità, quantità, origine o valore della merce non corrisponda ai valori effettivamente riscontrati in fase di accertamento. In questo caso l’Ufficio doganale che ha accertato la difformità procede a redigere un verbale e ad aprire una procedura normalmente sanzionatoria.

Contenzioso sanzionatorio tributario

Rientrano nella casistica, sostanzialmente, i reati di contrabbando. 

Violazioni di norme a tutela del consumatore

Può anche succedere che una partita di merce rispetti gli aspetti tributari ma che presenti irregolarità di altro tipo. Ad esempio, nell’indicazione della provenienza della merce, che deve sempre essere quella di produzione o di ultima e sostanziale trasformazione del prodotto. 

La gravità della misura dipende da quella del reato: in caso di dati falsi l’operatore può subire un procedimento penale, con conseguenze che possono essere più onerose rispetto alla sola misura sanzionatoria.

Contenzioso doganale: il supporto G.C.S. International 

In caso di contenzioso doganale, avere alle spalle un’agenzia doganale esperta consente di gestire tutte le fasi del contenzioso nel modo migliore e, in futuro, di evitare altri provvedimenti.  

Affida le tue spedizioni internazionali a chi conosce le regole doganali. Contatta lo staff di G.C.S. International. 

Consulenza doganale a Bologna

Consulenza doganale – Import-export

Ogni azienda che si affacci oltre confine ha bisogno di una consulenza doganale qualificata e professionale per gestire in modo sereno l’attività di import-export. 

Consulenza doganale: di cosa si tratta

Per importare o esportare merci da o verso Paesi Ue ed extra UE è necessario, infatti, adempiere obblighi di vario tipo, dalla presentazione dei documenti doganali al pagamento dei dazi. Non solo, ciascun tipo di merce è sottoposto a specifiche regole che possono cambiare in base al paese di destinazione: una spedizione verso paesi extra UE potrebbe comportare la produzione di una documentazione specifica. 

Districarsi nel ginepraio delle dogane e trovare le porte aperte ovunque si voglia espandere il proprio business è fondamentale per evitare dispendio di tempo e denaro. A questo scopo esistono agenzie doganali, come la G.C.S. International, i cui professionisti possono consigliarti su come gestire spedizioni di ogni tipo e dimensione, curando direttamente per tuo conto ogni aspetto legato al transito delle merci in dogana.

Una consulenza doganale professionale aiuta a individuare la soluzione fiscale, legale e amministrativa più adatta a ciascuna tipologia di movimentazione merce. A questo scopo entrano in gioco diverse figure professionali: un buon centro di assistenza doganale riunisce tutte le professionalità che occorrono per avere una consulenza doganale import-export competitiva

Servizi doganali: quali sono?

Oltre a una consulenza globale sulla gestione delle spedizioni, tra i servizi specifici per i quali può servire assistenza ricordiamo alcune pratiche fondamentali per il passaggio di una merce in dogana:

  • la richiesta di ITV (Informazioni Tariffarie Vincolanti), fondamentali per l’assegnazione del codice di Nomenclatura Combinata (NC o Taric) che stabilisce la classificazione doganale di una merce
  • il rilascio del certificato di origine della merce, che dichiara il luogo di produzione o di ultima e definitiva trasformazione prima dell’immissione sul mercato
  • il rilascio del certificato CITES nel caso di importazione o esportazione di animali o piante 
  • il rilascio delle autorizzazioni in dogana
  • richieste procedurali relative a: domiciliazione doganale, certificazione AEO ecc.
  • la gestione di contenziosi tributari che possono sorgere in dogana

Questi sono solo alcuni dei servizi che un operatore doganale AEO come G.C.S. International può svolgere in modo rapido, puntuale e qualificato.

Per le tue attività di import-export affidati alla nostra pluriennale esperienza nella gestione di pratiche doganaliContattaci per conoscere i nostri servizi. 

Trasporti groupage internazionali

trasporti groupage internazionali rappresentano una soluzione vantaggiosa per tutti quei mittenti che devono spedire all’estero quantitativi di merce contenuti. Grazie a una spedizione “condivisa” con altri mittenti è, infatti, possibile abbattere i costi. Ma di cosa si tratta esattamente?

Trasporti groupage internazionali: di cosa si tratta e come funziona

Nel bilancio di ogni produttore la spedizione della merce rappresenta una voce di spesa che va ottimizzata. Come far sì che si possano spedire a prezzi vantaggiosi anche quantitativi limitati in paesi lontani? Trasporto aereo, ferroviario, marittimo, infatti, hanno costi ingenti. 

La soluzione è il groupage internazionale, un’operazione grazie alla quale si mettono insieme merci di produttori diversi, ma provenienti dallo stesso paese, al fine di effettuare un’unica spedizione verso un paese estero, con un notevole risparmio economico sulle tariffe di trasporto.

Spedizioni groupage internazionali: ricevimento e consolidamento merci

Come funziona esattamente questo tipo di trasporto? Logistica, esperienza e organizzazione sono i requisiti fondamentali che lo spedizioniere deve mettere in campo per gestire una macchina piuttosto complessa. 

Ricevimento merci

Il primo passo è il ricevimento merci. Dovendo mettere assieme le merci di più esportatori e merci di diverso genere, una delle premesse fondamentali è la presenza di documenti commerciali di accompagnamento precisi e dettagliati: grazie a questo sarà più semplice e immediato estrapolare i criteri per un trasporto groupage ottimizzato.

Una volta registrata la merce si procede allo stoccaggio o raggruppamento delle partite di merci presso i magazzini dell’operatore di trasporti groupage. Dunque, la merce viene ricevuta e stoccata in attesa della spedizione. 

Consolidamento merci

Il consolidamento merci è il passaggio grazie al quale si crea un’unica unità di carico, mettendo insieme le diverse partite di merci. L’unità può contemplare lo spazio di carico del mezzo di trasporto oppure un container, un pallet ecc.

L’unione di più merci in un unico carico consente di pagare soltanto lo spazio effettivamente occupato per il trasporto e di spedire a prezzi vantaggiosi. Questa operazione, ovviamente, dovrà rispondere ad alcuni criteri, onde evitare che merci pesanti danneggino merci leggere o che merci incompatibili tra loro viaggino in una stessa unità (es. prodotti alimentari e prodotti chimici).

Chi gestisce di trasporti groupage deve saper mettere insieme e organizzare un trasporto non solo tenendo in considerazione le caratteristiche della merce ma anche la loro destinazione, per ottimizzare al massimo i costi di trasporto e fornire un servizio competitivo al cliente.

La programmazione e la logistica sono essenziali, dunque, per stabilire i carichi di spedizione, il tempo di permanenza delle merci in magazzino, la ripartizione delle merci nelle unità di carico in base a tipologia, volume, peso ecc.  

Seguono poi la preparazione degli ordini e la spedizione vera e propria, dove lo spedizioniere si occupa di gestire anche la parte “burocratica”: visti doganali, licenze di importazione ecc.

Groupage: vantaggi

Solo esperienza e competenza consentono di effettuare spedizioni groupage internazionali sicure e competitive.

I vantaggi di un trasporto groupage internazionale sono essenzialmente:

  • risparmio sui costi di trasporto, grazie alla condivisione delle spese tra più soggetti
  • possibilità di spedire in modo ricorrente e ampliare la rete di distribuzione
  • minore impatto delle spedizioni sull’ambiente, grazie al contenimento delle emissioni nocive

G.C.S. International fornisce un supporto sicuro e professionale per le spedizioni groupage aereo, marittimo, ferroviario e stradale. Siamo in grado di offre soluzioni competitive e personalizzate: contattateciper un preventivo. 

Trasporto merci pericolose

Trasporto merci pericolose: normative & autorizzazioni

Per merci pericolose si intendono tutte le materie e gli oggetti di cui l’accordo ADR (“Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route”) vieta il trasporto o lo autorizza sulla base di specifiche condizioni. L’accordo europeo relativo ai trasporti (ADR), stilato ogni due anni, specifica e determina le condizioni di trasporto delle merci definite pericolose.

Trasporto merci pericolose

Quali sono le merci pericolose?

Per merci pericolose si intendono le materie che possono causare danni alle persone che lo usano direttamente, ma anche alle persone che non lo usano direttamente, all’ambiente, al veicolo che le trasporta.

Questi prodotti sono raggruppati in relazione alla loro pericolosità in 13 classi.

  • Materie ed oggetti esplosivi;
  • Gas;
  • Liquidi infiammabili;
  • Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati;
  • Materie soggette ad accensione spontanea;
  • Materie che sviluppano gas infiammabili a contatto con l’acqua;
  • Materie comburenti;
  • Perossidi organici;
  • Materie tossiche;
  • Materie infettanti;
  • Materiali radioattivi;
  • Materie corrosive;
  • Prodotti diversi.

La normativa di riferimento stabilisce che, in presenza di queste categorie di merci, devono essere effettuate le opportune segnalazioni con etichette o placche adesive apposte sul veicolo, lo scopo è quello di rendere visibile ed immediatamente identificabile il tipo di pericolo.

La segnalazione di pericolo deve avvenire anche attraverso pannelli rettangolari di colore arancione che fanno percepire immediatamente il tipo di pericolo.

Trasporto merci pericolose normativa

La normativa per il trasporto di merci pericolose prevede un insieme di norme tecniche, valide a livello internazionale, che hanno lo scopo di prevenire i rischi inerenti alle azioni di carico, scarico e trasporto di merci, sostanze o oggetti definiti pericolosi.

Questo regolamento è condiviso dai paesi europei attraverso un “Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose”: ADR.

I veicoli per il trasporto merci pericolose su strada

Trasportare queste merci speciali, in colli, in cisterne o in container, richiede che il veicolo sia adibito a tale compito.

Nel caso di trasporto di sostanze pericolose in cisterna o di esplosivi imballati in colli, i veicoli devono essere muniti di un certificato di approvazione in cui si attesta che il veicolo è dotato di:

  • un impianto elettrico,
  • dispositivi di frenata adeguati,
  • limitatore di velocità;
  • dispositivi antincendio;

il veicolo deve, inoltre, essere conforma alle norme vigenti nel paese di origine.

Soggetti coinvolti nel trasporto di merci pericolose

Le categorie di attività che sono coinvolte nel trasporto di merci pericolose su strada che devono rispettare la normativa ADR sono diverse, ognuno con delle specifiche responsabilità ed obblighi, dagli speditori ai trasportatori, fino ad arrivare agli scaricatori.

Tutti gli operatori che entrano in contatto con le merci pericolose, dunque, devono seguire un corso specifico di formazione per avere chiare quali funzioni gli competono e le responsabilità specifiche legate alla suddetta mansione.

È importante, quindi, che le aziende si interfaccino con consulenti ADR che hanno il compito di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente e che conoscano la normativa di riferimento.

Per avere maggiori informazioni sul trasporto di merci pericolose e sulla normativa di riferimento, contattaci o visita il nostro sito.

sdoganamento merce

Sdoganamento merce extra UE | GCS International

Importazioni e dogana: tutto quello che c’è da sapere sullo sdoganamento merce che arriva da paesi extra UE. Burocrazia e aspetti fiscali, dazi e tariffe doganali: come sdoganare merce in entrata senza brutte sorprese? Quanto costa davvero l’importazione e a chi affidarsi per procedure sicure e snelle? Scopriamo insieme gli aspetti fiscali e burocratici. 

Importazione e sdoganamento merce: come funziona?

L’importazione della merce da un paese extra UE verso un paese UE è soggetta a una serie di adempimenti che prevedono, essenzialmente, dichiarazioni sulla merce (natura e valore) e il pagamento delle tasse locali.

Quando una merce arriva alla dogana e proviene da un paese non europeo, questa deve seguire un iter particolare affinché possa essere accolta sul territorio nazionale. La normativa di riferimento in materia è contenuta nel Codice doganale dell’Unione (Regolamento UE 952/2013) e nei regolamenti UE 2446/2015 e 2447/2015.

L’importazione, concretamente, implica: 

  • la presentazione della merce in dogana
  • il pagamento di dazi doganali
  • il pagamento dell’IVA

Il soggetto che importa (o compratore) può essere un’impresa, un professionista o un privato e le tasse di sdoganamento sono di norma a suo carico. 

La procedura di sdoganamento

Presentazione della merce

Per importare una merce è necessario, prima di tutto, presentarla in dogana corredata da una documentazione puntuale. Il documento principale viene compilato su un modello predisposto dalla dogana, il DAU (Documento Amministrativo Unico). Tale modello viene ormai trasmesso per via telematica, come siamo abituati a fare noi di G.C.S. International, con il vantaggio di rendere molto più snelle le procedure di sdoganamento. 

Al DAU vanno allegate la fattura commerciale – dalla quale si evincono dati essenziali come la natura della merce, la sua quantità e qualità, il costo sostenuto dall’importatore – ed eventuali certificati o licenze.

Ispezione in dogana

A questo punto l’Ufficio doganale di pertinenza può decidere di procedere a un’ispezione a campione per verificare la corrispondenza con quanto dichiarato nei documenti. L’eventuale incongruenza circa le quantità o la qualità della merce può comportare una rimodulazione delle tariffe doganali rispetto a quanto preventivato in base alle informazioni fornite nei documenti. 

Pagamento dei dazi doganali

Una volta accertati i parametri fondamentali per la definizione dei dazi, è possibile procedere al pagamento dei dazi e dell’IVA per l’immissione in commercio.

Dazio doganale: quanto si paga?

Il dazio doganale è un tributo che varia in base al valore della merce. Si tratta, infatti, di una percentuale da pagare sul totale espresso in fattura, pertanto il pagamento del tributo sarà maggiore a fronte di una maggior valore o quantità del bene da importare.

Il valore totale delle merce utile ai fini della tassazione è comprensivo delle spese di spedizione che, qualora non fossero indicate, verrebbero parametrate rispetto a un valore presunto. 

Il dazio dovuto per le importazioni all’interno dell’Unione Europea è la TARIC (Tariffa integrata Comunitaria), calcolata in percentuale in base a precise tabelle merceologiche (Regolamento CEE 2658/87). 

IVA e importazioni

Per immettere la merce sul mercato del paese destinatario è necessario anche il pagamento dell’IVA. Per il calcolo dell’IVA viene considerata la cifra complessiva che risulta dalla somma di: 

  • totale dovuto in fattura 
  • spese di spedizione
  • dazio doganale  

Sdoganare la merce senza intoppi o sorprese con G.C.S. International

Da questi cenni è chiaro come l’importazione di merce da paesi extra UE comporti una serie di adempimenti burocratici e fiscali, che noi di G.C.S. International siamo abituati ad espletare quotidianamente con precisione e velocità. I nostri servizi doganali in Emilia Romagna comprendono:

Per l’importazione merci andate sul sicuro e affidate a professionisti del settore le vostre pratiche doganali. Contattateci

Sdoganamento

Come funziona lo sdoganamento?

Lo sviluppo di sistemi e infrastrutture efficienti ha favorito negli ultimi decenni lo scambio di merci e beni tra paesi anche molto distanti tra loro. Come vengono regolati questi scambi? Chi si occupa di controllare il passaggio delle merci da un paese all’altro? L’organo preposto al controllo di questo traffico è la dogana. Questa si assicura che le merci in transito siano conformi alla normativa del paese verso cui sono dirette e che abbiano adempiuto tutti gli obblighi fiscali, solo a quel punto ne autorizza lo sdoganamento.

Se all’interno dell’Unione Europea le merci possono circolare liberamente (ma tracciate dai servizi Intrastat), per le merci provenienti da Cina, Stati Uniti, Svizzera e altri continenti o paesi extra UE è previsto il passaggio alla dogana. 

Sdoganamento merce: come funziona?

Sdoganare una merce significa svincolarla dal blocco in dogana, e questo è possibile adempiendo determinati obblighi fiscali e formalità.

Lo sdoganamento interessa sia le merci in entrata che quelle in uscita. I due requisiti fondamentali per lo sdoganamento merce sono:

  • la conformità della merce, attestata da una precisa documentazione
  • il pagamento di dazi doganali o di una tariffa doganale

Conformità della merce 

La documentazione prodotta e allegata alla spedizione (DAU etc.) consente di avere tutti i dettagli necessari perché il paese di destinazione possa accogliere la merce nel rispetto delle normative vigenti sul commercio internazionale.

La dogana italiana, ad esempio, vigila affinché non entrino sul territorio nazionale armi, merci contraffatte e prodotti, in generale, che possano mettere a repentaglio la sicurezza. Sono vietati anche alcuni medicinali, alimenti, specie di piante e fiori, nonché animali protetti. 

La merce può essere identificata velocemente alla dogana grazie ai codici doganali, che sono univoci. Il codice consente di conoscere nel dettaglio quali certificati presentare in dogana e quali dazi pagare per l’esportazione o per l’importazione di una specifica merce.

Dazi doganali

Il transito di una merce comporta il pagamento di una tassa: il dazio doganale. Tariffe e dazi doganali hanno lo scopo di garantire il controllo della merce tramite la dogana e di tutelare i settori produttivi interni.

Servizi doganali: a chi rivolgersi?

Le condizioni per lo sdoganamento della merce possono variare in base al paese di destinazione. Conoscere nel dettaglio la normativa e la documentazione da produrre consente di evitare brutte sorprese in dogana!

G.C.S. International, in qualità di Operatore Economico Autorizzato in dogana si occupa con professionalità e competenza dello sdoganamento merciContattateci per conoscere nel dettaglio i nostri servizi. 

Attività di import-export

Come avviare un’attività di import-export

Il commercio internazionale rappresenta un’opportunità di sviluppo per il business. Che si vogliano cogliere opportunità commerciali importando prodotti da altri paesi o che si preferisca ampliare il proprio giro d’affari ed esportare merci, avviare un’attività di import-export richiede alcuni requisiti e la valutazione di alcuni presupposti.

Si tratta di un argomento ampio che è difficile esaurire in poche righe, e che qui ci limiteremo a trattare a livello macroscopico, fornendo alcuni spunti per futuri e auspicabili sviluppi del vostro business.

Attività di import-export: quali opportunità? 

L’attività import export è, per fortuna, sfaccettata ma le occasioni e opportunità di applicazione sono principalmente due:

  • importazione e vendita sul territorio nazionale
  • esportazione e vendita di beni prodotti in Italia

Il mercato import

E’ possibile avviare un’attività imprenditoriale importando merci dall’estero e vendendole direttamente, o tramite una rete di venditori, su territorio nazionale. Quali categorie di merce si prestano a questo commercio? Quali requisiti deve avere la merce per essere vendibile?

I criteri di selezione da tenere in considerazione sono essenzialmente due:

  • merci realizzate a un costo inferiore e competitivo rispetto a quelle prodotte su territorio nazionale
  • beni non reperibili sul territorio nazionale

Nel primo caso la ragione è abbastanza semplice: quando alcuni articoli o prodotti costano meno all’estero, questi offrono alla società che li importa di avere un miglior margine di guadagno al momento della vendita e anche di poterli vendere a un prezzo competitivo. 

Attenzione, però: i prodotti, per quanto economici, non possono essere al di sotto degli standard qualitativi comunitari (con particolare riferimento alla normativa europea, marcatura CE) e devono essere in linea con le esigenze del mercato. No, quindi, a prodotti scadenti o, peggio ancora, non in linea con la normativa. 

Il secondo caso contempla prodotti sono esclusivi di alcune zone geografiche. Si pensi, ad esempio, al caffè, o alle caratteristiche calzature messicane, realizzate esclusivamente da artigiani locali, o ancora ai kimono giapponesi.

Distribuzione e vendita: quali opportunità?

Stabilito il tipo di prodotto da importare, si dovrà scegliere se puntare alla vendita al dettaglio o all’ingrosso o, ancora, se puntare sull’e-commerce. In base alla modalità scelta si dovranno espletare iter burocratici differenti che un buon commercialista saprà indicarvi.

Le opportunità dell’export

L’export rappresenta uno sbocco quasi naturale per un’azienda che, giunta a saturazione sul territorio italiano, voglia ampliare il proprio business aprendosi a mercati esteri. A questo scopo l’impresa deve avviare un Ufficio Export, fondamentale per definire le strategie di vendita più opportune e ottenere un posto sul mercato internazionale.

A titolo di informazione, i settori per i quali l’export funziona meglio sono:

  • moda e abbigliamento
  • settore agroalimentare
  • automazione

ma ce ne sono anche altri, come l’arredamento o l’artigianato di qualità. 

Come avviare un’attività di import-export: il trasporto merci

Per l’avvio dell’attività, oltre alla richiesta delle autorizzazioni e ai disbrighi burocratici, non dovete trascurare le comunicazioni alla dogana e la gestione del transito delle merci. 

Per questo, ci siamo noi: la G.C.S. International opera da diversi anni nel settore doganale offrendo supporto e servizi professionali. Contattateci per conoscere meglio i nostri servizi!

documento amministrativo unico

Documento amministrativo unico – Dichiarazioni e tipologie di operazioni

Quando una merce transita da una dogana verso paesi che non appartengono all’Unione Europea, questi devono essere annunciati in dogana attraverso una dichiarazione di libera esportazione, che si effettua tramite la compilazione e presentazione del documento amministrativo unico (DAU).

Il documento amministrativo unico o DAU

Il DAU non è altro che un formulario da compilare e da consegnare prima del passaggio della merce in dogana per consentire un’esportazione snella, rapida e sicura. Tale documento, opportunamente e correttamente compilato, consente uno sdoganamento delle merci abbastanza rapido. 

Il testo normativo di riferimento è il Regolamento CEE 2454/1993, Disposizioni di Applicazione del Codice doganale (D.A.C.)

Questo documento costituisce un atto unilaterale che deve essere espletato direttamente dall’esportatore residente all’interno dell’UE. Il destinatario del documento è l’Ufficio Doganale competente (quello di imballaggio o carico della merce, oppure quello di residenza dell’esportatore). 

Nel caso in cui il documento venga depositato presso uffici doganali non italiani, questo non costituisce prova di uscita ai fini IVA. La digitalizzazione della presentazione del modulo e il ricorso a soggetti accreditati per le operazioni doganali elimina questo rischio. 

DAU e tipologie di operazioni

Il modello DAU è predisposto per comunicare diversi tipi di operazione. Ecco le tipologie interessate:

  • esportazione merci (definitiva o temporanea)
  • operazioni con Paesi EFTA (esportazione/importazione)
  • dichiarazione di vincolo a zona doganale o zona franca
  • operazioni di importazione (definitiva o temporanea)

Esportazione merci: la dichiarazione DAU

Come dicevamo, la dichiarazione precede il transito della merce che così, una volta in dogana, può essere rapidamente identificata e verificata. In particolare, si verifica che la merce in transito corrisponda a quella descritta.

Ogni DAU viene stampato direttamente dall’Ufficio doganale in otto copie, una per ciascun organo competente. La copia 1 del DAU è destinata all’ufficio doganale di esportazione. Questo, in seguito alle verifiche sulla merce in base a quanto dichiarato nel DAU, rilascia un documento di Accompagnamento Export (DAE), che accompagna la merce fino all’Ufficio doganale di uscita verso un paese non UE. L’Ufficio doganale di uscita, questo punto,  rilascia un messaggio di uscita o “visto a uscire”.

Ai fini IVA è necessario acquisire la prova di uscita (“uscita conclusa”) verificando sul sito dell’Agenzia delle Dogane lo stato della merce, semplicemente digitando il codice MRN (Movement Reference Number). 

La procedura può essere molto semplice per chi è abituato a espletarla quotidianamente e su un gran numero di merci. G.C.S. International vanta una lunga e provata esperienza nel settore doganale e fornisce servizi come Operatore Economico Autorizzato in dogana. Contattateci per conoscere nel dettaglio i nostri servizi.

Esportazione in Svizzera

Esportazione in Svizzera: quali sono le procedure e gli accordi

La Svizzera rappresenta una delle mete di esportazione ideali sotto diversi punti di vista. La particolarità dell’esportazione in Svizzera è che questo Stato, pur trovandosi in Europa da un punto di vista geografico, non lo è da un punto di vista politico, perché non fa parte dell’Unione Europea.

Questo implica, a livello doganale, l’esistenza di procedure diverse e sicuramente meno snelle, per le quali occorre prestare la massima attenzione.

Esportazione in Svizzera: cosa serve

La Svizzera gestisce accordi di libero scambio con la UE nell’ambito della Associazione Europea di Libero Scambio (AELS), allo scopo di favorire la circolazione di merci. Tale accordi prevedono la soppressione o riduzioni di imposte e dazi in particolari circostanze.

Come avviene l’esportazione delle merci verso la Svizzera? Quali procedure occorre rispettare? Possiamo descriverlo in linea di massima.

Per poter esportare beni in territorio elvetico la merce, oltre che dalla Dichiarazione in dogana (DAU), che può essere gestita da un AEO (operatore economico certificato), deve essere accompagnata dai seguenti documenti:

  • fattura commerciale
  • certificato EUR 1 ed EURMed
  • certificato di origine della merce (quando richiesto)
  • certificato fitosanitario (piante) o sanitario (carni e altri prodotti di origine animale, come uova, latte ecc.)
  • documento di trasporto

Fattura commerciale

Il documento fiscale, fondamentale per lo sdoganamento della merce, deve essere redatto in triplice copia e deve riportare tutte le informazioni relative alla merce quali, ad esempio, la descrizione della merce, il numero dei colli, l’importo e i riferimenti di fornitore e destinatario.

Certificato di origine – Certificato EUR 1 – EURMed

Tale certificato attesta l’origine europea delle merci e consente di beneficiare dei trattamenti preferenziali previsti dagli accordi internazionali UE-Svizzera. Sono considerati equivalenti il certificato EUR 1 il certificato Eur-Med e la dichiarazione su fattura. Tuttavia l’importatore ha il diritto di chiedere il certificato di origine della merce qualora lo ritenga necessario. Tale certificato viene rilasciato dalla Camera di Commercio territoriale e deve essere consegnato in originale.

Documento di trasporto: DDT, CMR

Le merci esportate in Svizzera hanno bisogno di essere fornite di un documento di trasporto che ne certifichi il trasferimento dal venditore all’acquirente, con riferimento a una sede precisa. A questo scopo si redige il DDt o la CMR, una lettera di vettura internazionale. 

Spedizione temporanea e carnet ATA: quali casi?

Alcune tipologie di prodotti possono beneficiare del Carnet ATA per temporanea esportazione. Si tratta, fondamentalmente, di un certificato di circolazione internazionale per prodotti di utilizzo temporaneo destinati ad uscire e rientrare dallo stesso stato. 

In Svizzera è ammesso il carnet ATA unicamente per:

  • equipaggiamento personale
  • materiali per esposizioni e fiere
  • campionari commerciali

La dichiarazione di esportazione: cos’è e come gestirla

Trattandosi di un paese al di fuori dell’Unione Europea, è obbligatorio fare una dichiarazione di esportazione al passaggio in dogana.

Questa può essere fatta di persona se: 

  • il valore della merce non supera 1000 €
  • il peso della merce non supera i 1000 kg

Se uno dei due termini eccede il valore, allora è necessario presentare una dichiarazione utilizzando i canali telematici (DAU).

Esportazione in SvizzeraIVA

Per poter usufruire dell’esenzione IVA come esportatore verso la Svizzera, è importante ricevere copia del DAU. Questo attesta l’uscita delle merci come esportazione diretta e come tale non imponibile IVA ai sensi dell’art. 8, c.1a del DPR 633/72.

Per gestire le operazioni in tranquillità ed evitare sorprese affidatevi a un Operatore Economico Autorizzato come G.C.S. InternationalContattateci

esportatore autorizzato

Status di esportatore autorizzato e il certificato EUR1

Chi si occupa di esportazioni sa che è importante acquisire lo status di esportatore autorizzato: ottenerlo significa risparmiare tempo e denaro. Vediamo perché.

Esportatore autorizzato: quali privilegi?

Quando si esporta una merce questa deve necessariamente passare per la dogana. Le dogane garantiscono l’origine doganale dei beni in transito verso l’esterno tramite il certificato EUR 1. Tuttavia, il legislatore ha recentemente deciso di favorire le attività di export dando fiducia all’azienda che si trova a monte.

A partire dal 2020, infatti, acquisendo lo status di esportatore autorizzato è possibile indicare direttamente in fattura l’origine e i dettagli della merce. In questo modo l’attestazione di origine preferenziale delle merci viene indicata direttamente sulla fattura di vendita e non deve essere prima certificata. 

Questo significa: 

  • snellire la procedura e, di conseguenza, i tempi di attesa in dogana
  • risparmiare sui costi legati all’emissione del certificato EUR 1
  • evitare sanzioni legate a difformità tra fattura e certificato

Questa facilitazione interessa i paesi comunitari e Paesi terzi con cui sussistono accordi preferenziali. 

Come ottenere lo status di esportatore autorizzato

L’ente che si occupa di rilasciare l’autorizzazione è l’Agenzia delle Dogane. Per poter avanzare la richiesta è necessario verificare il possesso di tutti i requisiti e, principalmente, l’azienda deve dimostrare di:

  • effettuare esportazioni a cadenza regolare 
  • esportare merce di carattere originario

In merito al secondo punto, è implicita la conoscenze circa le regole di origine preferenziale e che l’esportatore possa dimostrarla esibendo i documenti giustificativi.

A seguito della presentazione di un’istanza da parte dell’esportatore la dogana competente effettua un audit, aprendo un’istruttoria volta alla verifica del possesso dei requisiti. Nell’istanza è possibile richiedere il beneficio per uno o più Paesi.

Fattura e codice di esportatore autorizzato: come funziona?

Al termine della verifica, in caso di esito positivo viene rilasciato un codice alfanumerico che identifica l’esportatore autorizzato e che deve necessariamente essere indicato in fattura insieme alla dichiarazione di origine preferenziale.

Il codice è composto: 

  • dal codice ISO dell’Italia; 
  • dal numero di autorizzazione assegnato; 
  • dalla sigla della provincia sede della Direzione Generale di competenza territoriale; 
  • dalle ultime due cifre dell’anno di rilascio.

Una volta ottenuto lo status, è necessario rispettare i requisiti che ne hanno permesso la concessione, pena la decadenza.

A tale proposito l’Agenzia delle Dogane effettua controlli periodici per verificare la sussistenza dei requisiti ed, eventualmente, revocare lo status nel caso in cui uno solo dei requisiti venga meno. 

Come ottenere lo status di esportatore velocemente?

La nostra agenzia doganale G.C.S. International offre una consulenza doganale professionale. Possiamo affiancarvi in tutta la procedura per ottenere lo status di esportatore autorizzato: dalla verifica dei requisiti alla presentazione dell’istanza, all’audit finale. Contattateci per saperne di più.